TITOLO: Rose bianche a Fiume
AUTORE: Stefano Zecchi
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: Mondadori
Trama:
È possibile dimenticare un grande amore per trovare la propria
felicità? E giusto ripercorrere, a ritroso, gli eventi accaduti sulle coste
orientali dell'Adriatico dopo la guerra, per restituire dignità ai vinti della
Storia? Amori, amicizie, speranze sconvolte, sentimenti calpestati con quel
breve tratto di penna che ha creato un nuovo confine sulla carta geografica. E
si può dimenticare il dolore per iniziare una nuova vita? Lontano dalle rovine
che hanno travolto la sua giovinezza, quando ormai pensa che i conti con il
tempo trascorso siano chiusi, Gabriele riceve un misterioso invito che lo sfida
a fronteggiare il passato. Decide, allora, di ritornare nella sua Fiume dopo
che la Jugoslavia si è dissolta, perdendo la propria unità politica. Ritornare:
cadere nelle braccia della nostalgia attraverso i ricordi era ciò che Gabriele
in lunghi anni d'esilio aveva voluto evitare. Ma quell'invito, un semplice
appuntamento scritto su una cartolina, diventa un inesorabile appello della
memoria. Gabriele non si sottrae a questo richiamo e a Fiume ritrova il senso
perduto della propria vita. La famiglia, il padre, l'impegno politico, il
grande amore che ha continuato a solcare la sua esistenza riaccendono le luci
sui momenti più appassionanti e drammatici della sua storia. Un romanzo
struggente, ricco di colpi di scena eppure capace di soffermarsi con sguardo
vigile e acutissimo su una delle più orribili lacerazioni del nostro tempo.
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